L'imprenditore Polisini confermato alla guida del collegio costruttori Aniem FOTO

TERAMO – L’imprenditore Fiorenzo Polisini è stato confermato alla guida del Collegio costruttori Aniem di Teramo per i prossimi tre anni. L’elezione all’unanimità nella riunione di lunedì sera in cui si è insediato il nuovo Consiglio Direttivo. Al suo fianco, nel ruolo di vicepresidenti, il direttivo ha indicato Filippo Di Antonio e Maria Savini. Il Consiglio è composto da Simone Bollettini, Ernest Di Carlantonio, Lorenzo Di Franco, Domenico Di Gennaro, Tonino Di Giammarco, Federico Di Giuseppe, Gaetano Di Michele, Andrea Fracassa, Enzo Marcozzi, Franco Partiti, Alessandro Savini e Franco Sforza.
Polisini, nel ringraziare i colleghi per la fiducia, ci tiene a sottolineare che “nel direttivo ci sono quindici presidenti", che riceveranno tante deleghe a seconda delle problematiche e delle rispettive competenze. Tra gli obiettivi indicati, quello di «riportare l’edilizia ad essere il motore trainante della nostra economia territoriale, dobbiamo fare sì che l’impresa edile trovi la giusta collocazione riportando il settore a recuperare mercato e competitività.
Aniem – ha proseguito Polisini – vuole proseguire il proprio cammino all’insegna della capacità di rispondere alle esigenze delle imprese associate, la sfida che ci attende nel prossimo triennio per rilanciare il comparto è enorme.  Alla nostra voglia di fare impresa si deve però accompagnare il giusto supporto di politiche e risorse adeguate per garantire il futuro del comparto. Penso alla ricostruzione ancora ferma, imbrigliata da continue ordinanze, apprezziamo il lavoro del nuovo Commissario e dell’ufficio speciale, ma se è vero che le risorse ci sono allora è il momento di accelerare, di far partire i cantieri privati e semplificare le opere pubbliche con un occhio di riguardo alle imprese teramane e abruzzesi».
Tra le linee guida del programma di un settore strategico dell’economia locale, Polisini individua, oltre alla ricostruzione post sisma, «la vigilanza sugli effetti dell’applicazione del Nuovo Codice degli Appalti, la sensibilizzazione delle Stazioni Appaltanti sui sistemi di gara più efficacemente selettivi e trasparenti, consolidare i rapporti con le Amministrazioni locali, maggiore sinergia con gli ordini professionali, sollecitare interventi e finanziamenti sul dissesto idrogeologico, continuare ad investire sulla formazione e sulla sicurezza».